EUGENIO DE NORA
POESIA DELLA BELLA SERA
Vorrei soltanto una rosa;
questa luce chiara e tiepida negli occhi,
e una rosa tra le foglie verdi.
Una rosa,
per guardarla, per riposarmi,
per sentire l’anima e vedere la sua;
per restare qui solo in silenzio,
in armonia con la sera incantevole.
Lasciare che il tempo, come una ragazza
sfogli la sua bianca corolla,
scegliendo, lasciando cadere
tra le cose, nuove cose;
il tempo di luce e d’ombra…
Vorrei soltanto essere
una dolcezza di fronte a un’altra;
vorrei soltanto sognarti;
vorrei una rosa, una rosa.
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Contemplare una rosa per leggere in essa tante cose: per definire i contorni dell’anima ed entrare in sintonia con la natura e con l’universo; per sentire il tempo scorrere via tra le dita; per provare la dolcezza che fonde la sera con la rosa ed entrare in quella dolcezza, esserne parte; per gustarne la bellezza; per riuscire infine a ricreare l’amore di una donna lontana, attraverso il sogno. È quello che fa, come altri illustri predecessori, il poeta spagnolo Eugenio De Nora: calmare almeno per un poco l’affanno della trascendenza che l’uomo prova da sempre.
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JOHN WILLIAM WATERHOUSE, “THE SOUL OF THE ROSE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Questa rosa novella / che fa piacer sua gaia giovanezza, / mostra che gentilezza, / Amor, sia nata per vertù di quella.
LAPO GIANNI, Rime
4 commenti:
...calmare...colmare.....aggiungerei al tuo perfetto commento della poesia.
....la poesia ...sensuale e delicata.
...come una rosa :))
ciaooo Vania
riempire di bellezza il vuoto
Per me, che amo le rose, è una poesia magica; come è magico contemplare questi meravigliosi fiori.
n.b.: anche io nei mio blog ho inserito il quadro di Waterhouse... .
A presto Federica
eh be', la dame des roses... :-)
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