La locandina della memoria offre spettacoli ibridi; una festa, oggi; domani, una sinistra avventura.
C’è chi beve per dimenticare: lui beve per ricordare.
Pericoloso entrare senza frustino nella gabbia dei ricordi. Mordono.
Quando non è una lanterna magica, la memoria è un film dell’orrore.
Il solito dubbio: se ricordare o dimenticare, rompere i ponti col passato o scaldarselo in cuore come una serpe.
Questi aforismi dello scrittore siciliano Gesualdo Bufalino, tratti da Il malpensante, illustrano il fascino doloroso della memoria: ci spalanca un mondo magico, popolato di visi amici, ci fa rivivere situazioni, come se spalancasse davanti agli occhi della nostra mente una seconda vita, cancellando i limiti del tempo. Un territorio affascinante certamente, contiguo alle lande del sogno: ma irrimediabilmente confinato in un già accaduto, e qui sta il dolore, nell’impossibilità fisica di vivere in esso – una volta tornati al presente la magia svanisce come una bolla di sapone e ci resta solo l’amaro…
Frederick Leighton, “Ricordi”
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LA FRASE DEL GIORNO
Il passato è la mia patria.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante
Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 Diceria dell'untore, con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e "anticheggiante" gli deriva dall’abilità linguistica e da una vasta cultura.
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