Settembre è il lento declinare dell'estate verso l'equinozio, verso l'autunno. L'allentarsi dell'afa insopportabile consegna la dolcezza della foschia che avvolge i campi e i boschi ancora verdi come nel bozzetto del poeta ottocentesco tedesco Eduard Mörike, e l'allegria delle tante feste paesane, delle cene che ancora si possono organizzare in giardino, come nel caso della poetessa statunitense Jane Kenyon.
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PETER YOUNG, "CINQUE PERE E UVA"
EDUARD MÖRIKE
MATTINA DI SETTEMBRE
Nella nebbia riposa ancora il mondo,
sognano ancora il bosco e i prati.
Presto vedrai, quando cala il velo,
il cielo azzurro immutato
e il vigor d’autunno del sopito mondo
in caldo oro fluire.
(da Poesie, 1838 - Traduzione di Emilio Weidlich)
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JANE KENYON
FESTA IN GIARDINO A SETTEMBRE
Sediamo con gli amici
al tavolo rotondo di vetro.
La conversazione è intelligente;
ognuno vi partecipa. Le api
si accalcano sulle spirali di buccia di pera
nel piatto.
Dal mio grembo o dalla tua mano fluttua
il gusto della nostra intimità mattutina.
Un sole autunnale
attraversa il vino.
(da Che scenda la sera, 1990)
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LA FRASE DEL GIORNO
Settembre getta via il favo / della luce, oltre i giardini rocciosi.
PETER HUCHEL
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Eduard Mörike (Ludwigsburg, 8 settembre 1804 – Stoccarda, 8 giugno 1875), scrittore tedesco. Tra i più importanti rappresentanti del Biedermeier, fu autore di Lieder e Ballate e oscillò tra il Romanticismo e il nuovo realismo, creando poesie intime e limpide. Rifletté dentro di sé l'inquieto spirito del tempo, ma risolvendolo in tenere e sorridenti immagini di grazia.
Jane Kenyon (Ann Harbor, Michigan, 23 maggio 1947 – Wilmot, New Hampshire, 22 aprile 1995), poetessa e traduttrice americana. La sua poesia, spesso semplice, sobria ed emotivamente risonante, sonda la psiche ed esplora il ciclo della natura. Tra le sue traduzioni spiccano le poesie di Anna Achmatova.


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