LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR
MI SONO RITIRATO
Mi sono ritirato a Popenguine-la-Sereré.
Sono tornato agli elementi primordiali.
All'acqua - dico - al sale, al vento, alla sabbia, al basalto e all'arenaria.
Come il gabbiano bianco e l'anatra nera e il granchio rosa.
Nutrirmi solo di pura passione, come latte di cocco freschissimo.
Addormentarmi con il tuo ricordo, al canto dei mesquite e delle casuarine.
Ma tu già ti annunci con le maree di settembre.
Forti ondate di profumo dal lato delle mente selvatiche.
(da Lettere della stagione delle piogge, 1972)
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Popenguine-Ndayane è un comune del Senegal , situato a 70 km a sud di Dakar, sulla Petite-Côte. Lì, alla villa di la Sereré, durante la stagione delle piogge, che nella zona sudanese-saheliana va da giugno a ottobre, si ritira il poeta - e presidente - senegalese Léopold Sédar Sénghor. È un luogo dove riposare e riflettere, sulla spiaggia atlantica, nella natura ricca di animali e di piante. Ma anche lì, tra gli elementi primordiali, il mondo, l'amore, ciò che si è dimenticato, prima o poi tornano ad affacciarsi.
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LA SPIAGGIA DI POPENGUINE - FOTOGRAFIA © LES BAROUDEURS
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LA FRASE DEL GIORNO
Ti desidero, come una felicità adolescenziale in autunno. / Canto mentre ti scrivo, come il buon artigiano che lavora un gioiello d'oro.
LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR, Lettere dalla stagione delle piogge
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Léopold Sédar Senghor (Joal, 9 ottobre 1906 – Verson, Francia, 20 dicembre 2001), politico e poeta senegalese di lingua francese che tra le due guerre fu, con Aimé Césaire, il vate e l'ideologo della négritude, movimento nato per affrancare i popoli africani dal complesso di inferiorità imposto dai colonizzatori.


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