mercoledì 17 maggio 2017

Albeggia lentamente

 

CARLOS PUJOL

DI NOTTE NEGLI SPECCHI

Di notte negli specchi
ci sono cataclismi di tenebra,
si sgretola ogni sogno
che ha appena finito di nascere.
E sbuchiamo nell’alba
come ciechi che vedono per la prima volta.
Albeggia lentamente,
c’è ancora molto tempo davanti:
tra due luci possono ancora scorgersi
brandelli delle ombre abbandonate.

(da Versi dalla Svevia, 2005)

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L’alba è una sorta di rinascita, ogni nuovo giorno, quella che fece dire a José Emilio Pacheco che “ci consegna la prima ora / la prima ora di un’altra vita. / La sola nostra verità /  è il giorno che comincia”. L’alba salvifica cantata anche dal poeta catalano Carlos Pujol: le tenebre si dissipano e nella prima luce, come ciechi che finalmente possono vedere, riusciamo a distinguere in modo diverso le cose, a cogliere per un istante i brandelli del mistero.

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Woman And Man On A Bed

FOTOGRAFIA DI RICHARD TUSCHMAN

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LA FRASE DEL GIORNO
Grazie per la bellezza che ci colma e ci intimidisce / e per l’alba / che ci offre l’illusione della prima volta
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XULIO LÓPEZ VALCÁRCEL, Memoria di Agosto




Carlos Pujol Jaumandreu (Barcellona, 1936 - 16 gennaio 2012), poeta, traduttore, editore e storico della letteratura spagnolo. Insegnante di Letteratura francese all’Università di Barcellona tradusse, Balzac, Baudelaire, Simenon e Voltaire, ma anche Orwell, Emily Dickinson e Jane Austen, esordì nel 1981 con L’ombra del tempo.


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