domenica 21 aprile 2024

Quale strana luce


ÁNGELES CARBAJAL

DOMENICA POMERIGGIO

Alcune domeniche pomeriggio
hanno gli occhi tristi
È come se vi si fosse fermata
la vita per sempre...
Iris blu, viole del pensiero,
il silenzioso arrampicare dei caprifogli;
tremano gli umili fiori della stagione.
Un treno lontano si perde vago
ed è l'immagine di un tempo che non esiste;
un dipinto, un’eternità inquietante.
Un altro fischia e passa come una vertigine.
L'universo cade nel suo abisso.
Ma i volti dei viaggiatori
Non si scompongono, tutto sembra irreale,
strane figure
su un treno assurdo come la vita.
E i campi sono tristi, il loro verde splendore
come pronto per qualcosa, qualcosa di bello,
qualcosa di felice Il verde solitario è triste.
E nessuno sa quale strana luce
si incolla alle pareti.
E nessuno sa cosa cerca in quei pomeriggi,
né il motivo della sua tristezza ossessiva,
e nessuno sa perché
il suo cuore affoga senza nessuno.

(da L'ombra di altri giorni, 2002)

.

Leopardiana. È la definizione che mi ha ispirato la poesia di Ángeles Carbajal. Vi aleggia quel senso della sera del dì di festa, quel malinconico languore della fine che permea i celebri versi di Giacomo Leopardi: "Ecco è fuggito / il dí festivo, ed al festivo il giorno / volgar succede, e se ne porta il tempo / ogni umano accidente".

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EDWARD HOPPER, "IL SOLE DEL MATTINO"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Era una domenica pomeriggio, umida e triste; e questa nostra terra non può offrire uno spettacolo più noioso di una domenica piovosa a Londra.
THOMAS DE QUINCEY, Confessioni di un mangiatore d'oppio

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Ángeles Carbajal (Argüelles, 1959), poetessa spagnola. Laureata in Storia dell'Arte, collabora con le riviste letterarie Anáfora e Clarín. La sua poesia combina emozione e pensiero con un'espressione semplice e precisa, invitando a guardare il mondo con una nuova prospettiva e a scoprire la bellezza e il mistero nascosti nella vita di tutti i giorni.


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