martedì 3 ottobre 2023

Di fronte al mare


ESTHER GRANEK

EVASIONE

E sarò di fronte al mare
che verrà a bagnare i ciottoli.
Carezze d'acqua, di vento e d’aria.
E di luce. Di immensità.
E in me sarà il deserto.
Entrerà solo il cielo leggero.

E sarò di fronte al mare
che verrà a battere gli scogli.
A schiaffeggiarli. A sferzarli. Usando la pietra.
A colpirli. A insinuarsi. Selvaggio.
E in me sarà il deserto.
Nessun cielo tormentato entrerà.

E sarò di fronte al mare,
statua di carne e cuore di legno.
E farò il deserto in me.
Che importerà il tempo? Scuro o chiaro…

(da Dal pensiero alle parole, 1997)

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Davanti al mare è più facile raggiungere il silenzio interiore, davanti all’elemento vivo, alle onde che spazzano il litorale e che si infrangono sugli scogli. Ha ragione la poetessa belga-israeliana Esther Granek: riusciamo finalmente ad evadere dalla “pesantezza” delle nostre vite, a raggiungere la pace interiore in quella leggerezza.

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FOTOGRAFIA © ENGIN AKYURT/PIXABAY

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Nel cavo della conchiglia / venga l'ora limpida / raccoglierò il mare / e te lo offrirò.
ESTHER GRANEK, Inseguo la mia ombra

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Esther Granek (Bruxelles, (7 aprile 1927 – Tel Aviv, Israele, 9 maggio 2016), poetessa belga-israeliana di lingua francese. I suoi versi prendono in giro mode e convenzioni, seducono per la loro fantasia e libertà. Con una grazia molto personale esplora i temi della nostalgia dell'infanzia, della felicità passata, delle stagioni indimenticabili, dei sogni ad occhi aperti, della moralità e dell'amore.


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