giovedì 7 settembre 2023

La sera circolare


OCTAVIO PAZ

TRA L'ANDARSENE E IL RESTARE

Tra l’andarsene e il restare dubita il giorno,
innamorato della sua trasparenza.

La sera circolare è già baia:
nel suo quieto viavai oscilla il mondo.

Tutto è visibile e tutto è elusivo,
tutto è vicino e tutto è intoccabile.

I fogli, il libro, il bicchiere, la matita
riposano all’ombra dei loro nomi.

Palpitare del tempo che nelle mie tempie ripete
la stessa ostinata sillaba di sangue.

La luce fa del muro indifferente
uno spettrale teatro di riflessi.

Nel centro di un occhio mi scopro;
non mi guarda, mi guardo nel suo sguardo.

Si dissipa l’istante. Senza muovermi,
io resto e me ne vado: sono una pausa.

(da Albero dentro,  1987 - Traduzione di Ernesto Franco)

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È il tramonto e  secondo Octavio Paz, poeta messicano, "tutto è visibile e tutto è elusivo, / tutto è vicino e tutto è intoccabile": sembra di poter bere il sole in una tazza come Emily Dickinson, ma regna soltanto l'eterea illusione della sera, il suo gioco di ombre e di luci nel quale ci riconosciamo immagine passeggera quando finalmente abbandoniamo la frenetica ruotine delle nostre vite per soffermarci ad osservare, meditando..


FOTOGRAFIA © ARIFUR RAHMAN TUSHAR/PEXELS

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   LA FRASE DEL GIORNO   

L'irrealtà di ciò che si vede dà realtà allo sguardo.
OCTAVIO PAZ, Bianco

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Octavio Irineo Paz Lozano (Città del Messico, 31 marzo 1914 – 20 aprile 1998),  poeta, scrittore, saggista e diplomatico messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990. La sua poesia è fatta di sperimentazione e anticonformismo, un continuo mettersi in discussione del linguaggio, “lotta continua contro la significazione”.


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