ADÉLIA PRADO
COSTELLAZIONE
Guardavo attraverso la finestra
la Via Lattea versarsi
sulla massa degli alberi.
A causa del vetro, della trasparenza dell'aria,
o perché in me sono nate le lacrime,
ho avuto l'impressione che alcune stelle
si tuffassero nel fiume,
che altre si impigliassero tra i rami.
La gente dormiva,
ho invocato Dio
come il cane che senza apparente minaccia
abbaiava disperato nella notte meravigliosa:
O Agnello di Dio, o Croce del Sud,
O Agnello, o Croce!
Come il cane, la mia lingua abbaiava
alla terrificante bellezza.
(da Terra de Santa Cruz, 1981)
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“La terrificante bellezza”, quella che incute addirittura timore da tanto è estesa, quella che Sant’Agostino chiamò “bellezza mutevole creata dalla Bellezza Immutabile”: la poetessa brasiliana Adélia Prado ammira nella notte il cielo stellato – quello dell’emisfero australe, dove spicca la Croce del Sud – e ne rimane estasiata e commossa.
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FOTOGRAFIA © PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Se la bellezza è considerata una funzione, sarà l'unica cosa richiesta alla letteratura.
ADÉLIA PRADO, Suplemento Literário de Minas Gerais, Giugno 1984
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Adélia Luzia Prado de Freitas, meglio conosciuta come Adélia Prado (Divinópolis, 13 dicembre 1935), poetessa, docente e filosofa brasiliana. La sua poesia, modernista, parla del vivere quotidiano in una piccola città con perplessità e con un incanto guidato dalla fede cristiana.
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