KAJETAN KOVIČ
ISTRUZIONI PER DORMIRE
Certo, addormentarsi.
Scacciare la luna
dalla finestra.
Mettere in contumacia
le zanzare.
Stabilire per i gatti
lo spazio notturno.
Zittire i malinconici
cani dei vicini.
Chiudere l’udito
a tutti i rumori
tranne a quello della pioggia.
Relegare tutti i pensieri
angosciosi nel posto
che gli spetta,
nel tempo passato
o futuro.
sistemare i sentimenti
nei reconditi
meandri del cuore,
in astucci
chiusi a chiave fino all’alba.
Reprimere i dolori.
Controllare i desideri
e superare le offese.
Non comporre poesie.
Afferrare il filo di una storia
e inventare una favola.
Fungere da mamma a se stessi.
Essere la propria amata.
Coprire di baci
il cuore insoddisfatto.
Coprire con una coperta
le membra infreddolite.
Entrare
nell’enclave monastica
del buio e del silenzio.
Andare lontano.
In capo al mondo.
Al confine dei sogni e dei non sogni.
E magari
ancora più lontano.
(da Estate, 1990 -Traduzione di Jolka Milič)
.
In una sua poesia, Kajetan Kovič, dice di “costruire l’edificio dell’anima”: be’, è in fondo quello che si deve fare per addormentarsi, spogliarsi delle contingenze giornaliere, eliminare tutte le distrazioni esterne, per ritrovarsi alla fine nella sospensione dello stato di coscienza.
.
DIPINTO DI ERIC ZENER
.
LA FRASE DEL GIORNO
Dio benedica chi ha inventato il sonno, mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini, cibo che soddisfa ogni fame, peso che equilibra le bilance e accomuna il mandriano al re, lo stolto al saggio.
MIGUEL DE CERVANTES, Don Chisciotte
.
Kajetan Kovič (Maribor, 21 ottobre 1931 – Lubiana, 7 novembre 2014), poeta, scrittore, traduttore e giornalista sloveno. La sua poesia, nata intimista neoromantica, ha poi praticato l’esistenzialismo in rapporto alle minacce tecnologiche, il neoesprossionismo e il classicismo.
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