mercoledì 11 aprile 2012

La nudità delle parole


HUGO MUJICA

ARIA

È notte, fa freddo

                         e lontano
il canto di una donna
                                      sembra cullare la vita.

La voce, non il silenzio,
                                è la nudità delle parole.

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Capita sempre più di rado di sentire cantare nella notte – a parte qualche giovane ubriaco uscito dal bar che schiamazza cercando la strada per tornare a casa. Anche per questo un canto di donna notturno ha il sapore della nostalgia: è la ninna nanna di una madre per il proprio bambino, è la dolce insonnia della ragazza innamorata. Il poeta argentino Hugo Mujica, filosofo e antropologo attratto dalla vita meditativa – visse sette anni in un convento trappista con la regola del silenzio prima di entrare in seminario e diventare sacerdote – ascolta quel canto con la profonda convinzione che “La storia del silenzio sono le parole, / l’ascolto di quel silenzio è la poesia”.

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PHAM HOÀNG, “ÀNH MINH HOA”

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LA FRASE DEL GIORNO
La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante




Hugo Mujica (Buenos Aires, 1942), poeta, scrittore e saggista argentino. Nella sua vita fu allievo di Ginsberg, e in seguito monaco trappista e poi sacerdote. Nel 1983 iniziò a pubblicare le sue prime opere letterarie. Oltre ai suoi venti libri, ha tenuto rubriche riflessive sulla rivista Viva e  sul quotidiano Clarín



2 commenti:

Vania ha detto...

....guarda...mi convinco sempre di più che ogni persona è "diversa".....ogni persona acquista/fa acquistare alle parole/suoni/silenzi significati non sempre uguali...e questa è una richezza per l'umanità/per l'uomo.

...molto bella/delicata/dolce la foto.
ciaoo Vania

DR ha detto...

Nel silenzio è l'io che parla, con sé e con il mondo