CORRADO GOVONI
LE COSE CHE FANNO LA PRIMAVERA
L'acqua rimbalzante dei passeri sui tetti.
La ghirlanda umida di viole che le rondini
sospendono intorno al cornicione della casa,
all'alba.
L'ombrello verde del mendicante di campagna
che va in elemosina sotto la pioggia.
L'organo di Barberia che suona nel sobborgo
il valzer triste della Vedova Allegra.
Le bianche nuvole di polvere
che corron dietro agli automobili.
Le lucciole nel camposanto.
Il giardiniere che vernicia i sedili di legno del viale.
L'innaffiatoio rosso abbandonato nel cortile.
Il ciuffo d' erba fresca nella gronda.
E la fontana che fa la piscia
dentro il suo cerchio,
mentre passan le guardie, col bastone
sotto il braccio, senza far contravvenzione.
L'asino del frate cercatore
che s'impuntiglia in mezzo alla strada
a non voler andar più avanti
malgrado le legnate del padrone,
perché è passata l'asina dell'ortolano.
Una rosa finta nel cappello
d'una signora divorabile.
E quella nuvola fanciulla
che si dondola laggiù
voluttuosamente
rinfrescando tutto il cielo
del roseo delle sue gambe ignude,
sull'altalena della doppia voce
del cuculo.
(da L’inaugurazione della primavera, Taddei, 1915)
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Avevamo già incontrato la “mistica delle piccole cose” a proposito dei versi di Corrado Govoni in una poesia simile a questa, Le cose che fanno la domenica. La struttura è identica, anche se una decina d’anni intercorrono tra le due liriche e Govoni è lanciato in quello che Gino Tellini definisce “viaggio intrapreso con frenesia” dal Crepuscolarismo al Futurismo e che si concretizza proprio nel trittico di raccolte degli anni 1911-1915: Poesie elettriche, L’inaugurazione della primavera, Rarefazioni e parole in libertà. “Viaggio” dice ancora Tellini “destinato, passo dietro passo, a mescolarsi e confondersi con il corpo stesso delle cose”: Govoni penetra nella materia, nel mondo visibile, procede per analogie e per cromatismi o, come in questo caso, per elenchi di sensazioni riuscendo così a descrivere l’essenza dalla somma di vari fattori. Allo stesso modo del tratteggio dei Divisionisti: una serie di pennellate che formano l’insieme.
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PLINIO NOMELLINI, “RAGAZZA ALLA FINESTRA” © FONDAZIONE CARIPLO
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LA FRASE DEL GIORNO
Oggi l’aria che si respira / fuori, all’aperto, / è un delirante filtro / di gioia e di giovinezza.
CORRADO GOVONI, L’inaugurazione della primavera
Corrado Govoni (Tàmara, 29 ottobre 1884 – Lido dei Pini, 20 ottobre 1965), poeta e scrittore italiano. Dopo una prima esperienza crepuscolare aderì al futurismo, staccandosene in seguito per proseguire su una strada più personale, capace di coniugare toni crepuscolari, liberty e simbolisti.
2 commenti:
"l’essenza dalla somma di vari fattori."...hai centrato perfettamente.
...bella...vari fattori non esistono più ad oggi...ma è scritto nel suo/tuo/nostro "quaderno" di Poesia.:))
ciaooo Vania
è anche la testimonianza di come le cose cambino in un secolo, mentre la natura rimane quasi identica
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