sabato 22 ottobre 2022

Jacques Brault


Il poeta canadese di lingua francese Jacques Brault è morto giovedì all’età di 89 anni. La sua opera, sviluppatasi particolarmente in poesia e nei saggi, lo ha fatto definire poeta intimo, dallo spirito indipendente e discreto, vicino ai territori della prosa, senza eccessivi voli: riteneva che la poesia più che uno stile letterario fosse un modo di vivere e trovava l’universale nella generalità della parola umile. Da ciò l’attenzione per il dettaglio, per l’infinitamente semplice che lo ha condotto nel corso degli anni verso un più deciso minimalismo, verso liriche più brevi e l’apprezzamento per gli haiku: cercare l’essenziale nello spazio più piccolo.

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FOTOGRAFIA © DANIELE FRANCIS
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COME TANTI ALTRI

Il tuo essere che invento dallo sguardo
come una macchia d'inchiostro sulla carta
non ho paura di chiamarti amore mio
sei come ti amo come ti creo
con le mie mani ritrovate sul tuo corpo
e l'avida speranza di ogni giorno
l'annuncio di un mondo che è appena all'inizio
il gesto mattutino dietro l'angolo
che sottrae al vagabondo un momento di luce
e questa follia di essere in te come un bambino che deve nascere
ti amo come tanti altri ieri domani
questa vecchia melodia la sto ancora imparando la imparo sempre
ti amo nel vento del futuro nel pietrisco della paura
ti amo nella piccola esistenza nei bigodini
ti amo nelle povere estasi nelle avare glorie
ti amo solo e abbandonato da me stesso

(da Memoria, 1965)

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SI CHIAMA VIVERE

Si chiama vivere
non guardare non ci
sono strade

ma i sentieri che abbiamo percorso
nel dormiveglia
e un vento nero soffia verticale
congela quanti credono
ancora di vivere

(da L’inferiore, l’ammirevole, 1975)

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Il poeta cerca di dare alla sua parola un equilibrio che sfida le leggi del tempo e la mantiene nuova, sorprendente perché misteriosa. L'ossessione per il presente compromette la ricerca di questo equilibrio.
JACQUES BRAULT

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Jacques Brault (Montréal, 29 marzo 1933 – 20 ottobre 2022), poeta, drammaturgo e saggista canadese di lingua francese. La sua poetica prende spunto dalle cose quotidiane in un minimalismo che rifiuta il lirismo e l’eloquenza per affidarsi alle parole umili alla ricerca dell’essenziale.


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