martedì 14 aprile 2009

Adda, tra Leonardo e centrali


Approfittando della splendida giornata di sole che ha rallegrato il Lunedì dell'Angelo, ho seguito un buon tratto del medio corso dell'Adda, quello che forma  il Parco Adda Nord e che si estende da Lecco a Trezzo. Le auto, fortunatamente, non sono ammesse sull'alzaia del fiume, anche se occorre prestare attenzione ai ciclisti, spesso impegnati in corse a rotta di collo.

Il paesaggio offre scorci incantevoli, impreziositi da elementi architettonici di "archeologia industriale": le vecchie filande, i lavatoi, le centrali idroelettriche. A Brivio, lasciato il castello, ci si può avviare lungo l'Adda, costeggiando la palude di salici e sbucare, passando sotto il moderno ponte, in un tratto dove il fiume scorre placido. A Imbersago si può ammirare il traghetto detto "di Leonardo", in quanto il suo disegno è attribuito al genio di Vinci. Un uomo a forza di braccia lo trascina dolcemente lungo la catena da una sponda all'altra.


BRIVIO, Il ponte

IMBERSAGO, Il traghetto


Poco più su c'è il santuario della Madonna del Bosco, con la lunga scalinata che molti percorrono recitando un'Ave Maria per ogni gradino. Dal belvedere si può allungare lo sguardo sulle colline bergamasche; salendo lungo il bosco di castagni si può percorrere la Via Crucis.


IMBERSAGO, Madonna del Bosco, la scalinata

Paderno è nota per il ponte, coevo della Torre Eiffel e ugualmente ammirato: nella corsia superiore scorre il traffico, consentito solo alle auto e ai pedoni, in quella inferiore passa la ferrovia Bergamo-Carnate-Milano. L'opera di alta ingegneria fu realizzata in ferro nel 1889: il viadotto misura 266 metri, l'altezza dal pelo dell'acqua è di circa 80 metri. Ma a Paderno scorre anche il Naviglio e l'Adda si biforca prima di riunirsi più a valle: il tratto noto come "Adda vecchia" scorre tra scogli affioranti e rocce, generando un caratteristico paesaggio che si dice abbia suggerito a Leonardo lo sfondo della "Vergine delle rocce". Dell'antico sistema di navigazione, che dal 1777 consentiva il passaggio di imbarcazioni con il sistema di chiusura e apertura delle porte per superare il dislivello, restano solo le chiuse del Naviglio e un'incuria inconcepibile in un paese civile. Sempre a Paderno, lungo il fiume, nei pressi della centrale Edison è possibile visitare l'Ecomuseo Adda di Leonardo.


PADERNO D'ADDA, Il ponte

Qui l'archeologia industriale ha il suo santuario: tra Paderno e Trezzo, in rapida successione sono dislocate le centrali elettriche "Semenza" tra Robbiate e Paderno, "Bertini" a Porto d'Adda, "Esterle" a Cornate d'Adda e "Taccani" a Trezzo. A Trezzo si possono ammirare, proprio a ridosso del fiume, anche i ruderi dell'antico castello visconteo.


ROBBIATE, Centrale "Semenza"

CORNATE D'ADDA, "Centrale "Esterle"

Più avanti c'è il villaggio operaio di Crespi, di cui già si è parlato: è patrimonio dell'UNESCO e vale sicuramente una visita dettagliata, così come tutte le località citate in questo post.

CRESPI D'ADDA, Il palazzo padronale visto dall'Adda




COME RAGGIUNGERE LA ZONA:

Dalla Tangenziale Est di Milano: seguire la SP342 e poi le indicazioni per le singole località
Da Lecco: SP72 direzione Milano-Como-Bergamo
Da Bergamo: SP166, da Ponte San Pietro

In treno: FS Paderno-Robbiate (1 km dal fiume) sulla linea Milano-Carnate-Bergamo, Cernusco-Merate (5 km) sulla linea Milano-Lecco-Tirano - consentito trasporto biciclette





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LA FRASE DEL GIORNO
L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.
LEONARDO DA VINCI, Aforismi, novelle e profezie

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi è parso di cogliere la tua passeggiata. Sono luoghi sconosciuti a questa memoria, che grazie a te, mi diventano quasi familiari…il mio grazie. Franca

DR ha detto...

In effetti sono i luoghi dove vivo. Ogni tanto ci si può meravigliare anche della bellezza che si ha costantemente sotto gli occhi.

Anonimo ha detto...

Fantastica la passeggiata sulle rive dell'Adda: in alcuni punti(scegliendo accuratamente il giorno), davvero sembra di essere in un luogo distante anni luce dal consueto caos metropolitano. Il luogo ideale luogo per rilassarsi, meditare e... anche per scrivere!
Non ho mai avuto occasione però di visitare la Madonna del Bosco, ma leggendo queste tue note, credo che farò presto un sopralluogo...

Luciana - comoinpoesia

DR ha detto...

La Madonna del Bosco è una basilica minore, cui era molto devoto Papa Giovanni XXIII, c'è una enorme statua a lui dedicata. Una cappellina sotto il santuario ospita una ricostruzione del miracolo con statue in gesso (in pratica la Madonna apparve per sottrarre un bambino alle fauci di un lupo).

È vero che sembra di essere fuori dal caos, anzi fuori dal tempo: basta scegliere il posto e il momento giusto (non ieri né la domenica) e i secoli potrebbero non essere mai passati. L'Adda "vecchia" ad esempio, o l'alzaia che da Brivio porta fino a Cornate d'Adda.