martedì 1 ottobre 2024

Poesie per ottobre XI


Ottobre e il suo vento che spazza via le foglie arrugginite: ne parlano il poeta argentino trapiantato a Parigi Juan José Saer, che osserva una sera in cui è facile immaginare la Senna e l'onnipresente Tour Eiffel sullo sfondo, e Néstor Martínez, poeta salvadoregno che  vive a Los Angeles, attratto dal suo giocoso e colorato vorticare che mette fine all'estate.

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FOTOGRAFIA © ESKIPAPER

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JUAN JOSÉ SAER

PER CANTARE

La sera è pulita come un lenzuolo vuoto.
A tratti, come una mano che scrive, il vento la offusca.
La divora,  come una speranza raggelata
da lampi di rimorso.
Sera tarlata di ottobre, luce sfrenata del giorno.
Non ho pace e sono felice.

(da L’arte di narrare, 1988)

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NÉSTOR MARTÍNEZ

OTTOBRE

Ti diverti sulle foglie
scuoti i rami
scivoli giù dall'albero
giocoso, veloce, irrequieto,
dall’alto in basso
dal basso verso l'alto
vento del nord
salti da un albero all'altro
avvolgi il bosco
ti allontani veloce,
dietro di te una scia di foglie,
agitando  le braccia,
ti salutano
fino alla prossima estate.

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   LA FRASE DEL GIORNO   

In autunno, d'ottobre, la pioggia cade pigramente, il vento respira, come se un tartaro offeso cantasse una canzone; una canzone infinita: oo - oo-oo-oo-oo.
MAKSIM GOR'KIJ, Le mie università

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Juan José Saer (Serodino, 28 giugno 1937 – Parigi, 11 giugno 2005), scrittore e poeta argentino. È ritenuto uno dei più importanti ed influenti autori della letteratura latinoamericana e della letteratura in lingua spagnola del XX secolo. Spazio e tempo sono i temi principali della sua opera.


Néstor Martínez (San Salvador, 1957), scrittore, giornalista e poeta salvadoregno. Ha studiato giornalismo in El Salvador, negli Stati Uniti e in Svezia. Ha lavorato per anni al quotidiano Diario Co Latino e collabora con i quotidiani di Los Angeles in lingua spagnola La PrensaLa Opinión.