GHIORGOS STOIANNÌDIS
SENZA MIRARSI
Senza mirarsi nella luna,
senza riconoscersi nell’ora,
sulla riva alzando la sua voce,
abbandona gli inesauribili uccelli.
Bianca come mollica di gelsomino
fresca fluttua nell’amore.
Semplice risveglia i flauti
come una festa
senza che nessun raggio macchi il suo cuore,
ritardi il suo sonno.
Dischiude il momento più diafano,
biondo brivido della diafana acqua,
passero del mattino che solleva
la litania delle campane nella luce.
(Traduzione di Cristino Sangiglio)
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È la descrizione di un’alba, del risveglio del giorno: ma il poeta greco Ghiorgos Stoiannìdis trasfigura con pennellate idilliache la Natura in una eterea ragazza - sembra quasi di vederla, con i suoi veli leggeri e i lunghi capelli al vento, avanzare come la Primavera del Botticelli o come una donna da dipinto preraffaelita in questa poesia dove protagonista è la luce con tutti i suoi riflessi.
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HERBERT JAMES DRAPER, “THE GATES OF DAWN”, PARTICOLARE
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LA FRASE DEL GIORNO
Attraverso il fitto fogliame occhieggiò una debole, pallida luce, più misteriosa ancora del chiarore lunare. Entrò attraverso le innumerevoli porte e finestre del bosco, timida e silente, ma fiduciosa. La sua bianca veste si rigò d'oro e porpora; il suo nome era: alba.
GILBERT KEITH CHESTERTON, L’osteria volante
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