UMBERTO SABA
LA RITIRATA DI PIAZZA ALDROVANDI A BOLOGNA
Piazza Aldrovandi e la sera d'ottobre
hanno sposate le bellezze loro;
ed è felice l'occhio che le scopre.
L'allegra ragazzaglia urge e schiamazza
che i bersaglieri colle trombe d'oro
formano il cerchio in mezzo della piazza.
Io li guardo. Dai monti alla pianura
pingue, ed a quella ove nell'aria è il male,
convengono a una sola vita dura,
a un solo malcontento, a un solo tu:
or quivi a un cenno del lor caporale
gonfian le gote in fior di gioventù.
La canzonetta per l'innamorata,
un'altra che le coppie in danza scaglia,
e poi, correndo già, la ritirata.
E tu sei tutta in questa piazza, o Italia.
(da Canzoniere, 1919)
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“Nella piazza, che sposa le sue bellezze a quella di una sera di ottobre, e nella vita che vi si agita, Saba vede l’immagine perfetta dell’Italia d’allora, di quella che in tempi più imperiali, fu poi chiamata Italietta”: così Umberto Saba scrisse a proposito di questa poesia – pubblicata nel 1913 - nelle note al Canzoniere. Sembra negativo il giudizio di Saba, ma in realtà è un quadro che esprime serenità e gioia – “Felice l’occhio che le scopre” dice, con la musica allegra della fanfara, la bellezza del luogo, la dolcezza della sera di ottobre. È un’Italia ancora spensierata quella che va in scena in quell’ottobre bolognese, ignara della carneficina che sarà la Prima guerra mondiale.
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ANGELO CAVIGLIONI, “FANFARA DEI BERSAGLIERI”
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LA FRASE DEL GIORNO
Voi lo sapete, amici, ed io lo so. / Anche i versi somigliano alle bolle / di sapone; una sale e un'altra no.
UMBERTO SABA, Canzoniere
2 commenti:
..ottima cronaca, sembra di essere lì.
ciaoo Vania:)
P.s...interessante la metafora nella frase del giorno , oltre che affascinante.
la poesia ha anche questa capacità: sa essere macchina del tempo e teletrasporto
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