mercoledì 19 giugno 2013

Terrazze a sera

 

GIUSEPPE VILLAROEL

APPRODO

Terrazze a sera, ove l'estivo cielo
evapora e si estingue al nuovo albore
della nascente luna. Dagli interni
traspira il senso dell'umano affanno
e rèmiga la vita, a lumi spenti,
entro le case, come nei sopiti
porti, l'approdo delle barche a notte.

(da Ingresso nella notte, 1943)

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C'è un'ora in cui tutto sembra calmarsi, la frenesia e gli affanni del giorno si stemperano in una placida tranquillità. È quel momento in cui la sera si trasforma in notte e ci si appresta ad andare a dormire. Questa è l'atmosfera che coglie il poeta catanese Giuseppe Villaroel: l'ora in cui la vita fa ritorno in porto come le barche, a luci spente.

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60261

GEORGE BIRRELL, “SMUGGLERS MOON”

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LA FRASE DEL GIORNO
C'è nel giorno un'ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l'ora serena del crepuscolo.
VICTOR HUGO, Il Novantatré




Giuseppe Villaroel (Catania, 26 ottobre 1889 – Roma, 10 luglio 1965), poeta, giornalista, scrittore e critico letterario italiano. Da un originario crepuscolarismo, la sua opera è venuta svolgendosi in poesia di ispirazione amorosa, dai modi e dai toni sempre più contenuti e controllati. Ha scritto anche romanzi, novelle, saggi critici, e racconti per ragazzi.


1 commento:

Vania ha detto...

..splendida metafora...succinta la poesia..ma non "corta"

ciaoo Vania:)