CONCEIÇÃO LIMA
RESIDENZA
Visione di mio padre che torna a casa da
sua madre, Sam Nôvi, a Budo-Budo
Ritornerai per il vecchio viottolo
Senza preavviso.
Sarà come ieri, al crepuscolo:
lontano, improvviso, il fischio.
E in strada, un diffuso singhiozzo
di festa.
La luce sarà umida
la pioggia intima
sul segno dei tuoi piedi.
Dito a dito, foglia a foglia
sfiorerai i profumi,
le magie della terra:
il piccolo limoneto della nonna
il decrepito izaquenteiro
l’ocá così ombreggiato,
il kimi ritorto
E, all’ingresso, impresso nel fango
il fantasma del capretto bianco.
Il gradino scricchiolerà al tuo primo passo.
Salirai lento, concreto
senza calpestare l’asse traballante del pavimento.
La porta sarà aperta, la candela accesa.
(da O útero da casa, 2004)
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“La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare” scrive Milan Kundera nel suo romanzo L’ignoranza. Ma è un guanto che si può rovesciare: nostalgia è anche desiderio di un ritorno, come in questi versi di Conceição Lima, poetessa di São Tomé e Príncipe. Una nostalgia che veste al contempo i panni dell’attesa e quelli del desiderio, che coniuga passato e futuro in un presente che forse è l’unico tempo in cui quel desiderio vive e resta acceso come una candela.
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OZIAS LEDUC, “CANDLELIGHT STUDY”
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LA FRASE DEL GIORNO
Il ritorno fa amare l’addio.
ALFRED DE MUSSET
2 commenti:
..una strada da "camminare/raccontare" e naturalmente da leggere.
ciaoo Vania
...e da attendere
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