giovedì 18 febbraio 2010

Elogio dell’aforisma

“Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole”. Questo è di Gesualdo Bufalino, da “Bluff di parole”, ed è una simpatica autocelebrazione dello scrittore siciliano. Contiamo le parole: sono davvero otto. In effetti, questo è il succo dell’aforisma: la brevità, la sua capacità di condensare in un così breve spazio l’enormità di un concetto che richiederebbe paragrafi su paragrafi, pagine su pagine. La sua forza è proprio in questo vestito che copre l’enunciato, che sia paradossale, satirico, dissacratorio, gnomico o serio.

Otto parole forse no, ve ne sono di fantastici con qualche parola in meno o qualcuna in più. Ma tutti possiedono quella caratteristica che fa di una semplice frase un aforisma, un fiorellino pregiato che si può nascondere in un prato di parole qual è un romanzo, una poesia o un articolo di giornale: la capacità di fulminare il lettore, di sorprenderlo piacevolmente e costringerlo a pensare. Aforisma è una parola di chiara etimologia greca: αφορίσμος significa “definizione” e deriva dal verbo αφορίζειν, “delimitare”. Ecco, mi piace immaginare che questo sia l’aforisma: un pezzettino di sapere che il talento dell’autore delimita con il suo recinto nella sconfinata distesa del sapere.

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KARL KRAUS

Non si vive neppure una volta.

Una delle malattie più diffuse è la diagnosi.

La bruttezza del presente ha valore retroattivo.

Lo scandalo comincia quando la polizia vi mette fine.

Nulla è più insondabile della superficialità della donna.

La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri.

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GESUALDO BUFALINO

La felicità esiste, ne ho sentito parlare.

La verità è plurale, è la menzogna che è singola.

Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.

Ci vogliono virtù a iosa per fare un vizio.

Uno sciocco che tace è la creatura più adorabile del mondo.

L’universo: un acrostico dove cerco di leggere Dio.


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ENNIO FLAIANO

In amore gli scritti volano e le parole restano.

La libertà rende ciechi coloro che vuol perdere.

Si battono per l’Idea, non avendone.

L’amore è una cosa troppo importante per lasciarlo fare agli amanti.

Vivere è diventato un esercizio burocratico.

Per molti l’italiana non è una nazionalità, ma una professione.

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ALPHONSE KARR

La vanità è la schiuma dell’orgoglio.

Gli uomini fanno le leggi, le donne le abrogano.

Una donna è meglio farla arrossire che farla ridere.

La donna per l’uomo è uno scopo, l’uomo per la donna un mezzo.

Gli apostoli diventano rari, tutti sono padreterni.

La lettura, deliziosa assenza della vita e di se stessi!

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OSCAR WILDE

La donna: una sfinge senza segreti.

L’arte è un velo, più che uno specchio.

La falsità è la verità degli altri.

Sono solo i superficiali a non giudicare dalle apparenze.

L’unico modo di liberarsi da una tentazione è cedervi.

La puntualità ruba il tempo.


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LA FRASE DEL GIORNO
Odio le cattive massime più delle cattive azioni.
JEAN-JACQUES ROUSSEAU, Emilio





Karl Kraus (Jičín, 28 aprile 1874 – Vienna, 12 giugno 1936), scrittore, giornalista, aforista, umorista, saggista, commediografo, poeta e autore satirico austriaco. È noto specialmente per le sue critiche altamente ironiche e taglienti alla cultura, alla società, ai politici tedeschi e ai mass media.


Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 Diceria dell'untore, con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e  "anticheggiante" gli deriva dall’abilità linguistica e da una vasta cultura.


3 commenti:

Gianna ha detto...

Interessante...sapere!

AlmaCattleya ha detto...

Gli aforismi li trovo straordinari proprio per la loro brevità.Infatti non perdono tempo a dover esplicare dei concetti, ma lasciano a noi il tempo di riflettere.

DR ha detto...

La "densità" del pensiero... sta a noi poi diluire, come il dado per brodo