Ecco giugno, la porta dell’estate: il mese in cui la luce domina la giornata e culmina nel solstizio. Tramonti infiniti che si arrotolano sulle colline, che incendiano il mare e fanno d’oro le alte cime dei monti prima di sparire in una notte di stelle rallegrata dal volo illuminato delle lucciole e dal canto dei grilli. Sui rami rosseggiano le ciliegie, nei campi le fragole porgono i loro invitanti cuori.
"Cielo lacero al tramonto irto di ali
Senti il mio stelo e il giugno alfine sono eguali".
EDOARDO CACCIATORE, da "Rondine rendimi", Il discorso a meraviglia, 1996
"Si estenua
come il colore
rilucente
del grano maturo".
GIUSEPPE UNGARETTI, da "Giugno", L'Allegria, 1917
Ecco è piena la spica
e la falce è nel pugno;
e il buon sole di giugno
rallegra la fatica.
MARINO MORETTI, da “Canzone di giugno”
Vincent Van Gogh, "Campo di grano", 1888
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LA FRASE DEL GIORNO
La prima promessa dell’estate non è forse nei dolci riflessi della superficie dei laghi di montagna di cui si sia appena rotto il ghiaccio? Liquidi occhi della natura, azzurri o scuri o perfino color nocciola, profondi o bassi, limpidi o torbidi, tutti verdi vicino alla sponda, il colore della loro iride.
HENRY THOREAU
3 commenti:
voglio scherzare con un pò di pessimismo: giugno qui da me è iniziato con un sonoro acquazzone...le ciliegie se le sono mangiate tutte le cornacchie...e il sole di giugno è una vera tragedia per i falciatori, che rischiano ogni giorno un'insolazione e devono lavorare dalle cinque di mattina alle dieci e dalle otto di sera a mezzanotte.
A parte gli scherzi, un benvenuto all'estate e viva il sole.
Capita... Qui nel profondo nord non piove da un mese e la primavera in ritardo si è trasformata in estate anticipata. Anche qua le ciliegie sono preda degli uccelli, i merli in particolare.
L'omaggio poetico mensile vuole essere un po' retrò, anche perché, come si dice, "non ci sono più le mezze stagioni"...
Sempre grande!
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