È primavera! Le primule, le margherite, le violette, gli occhi-della-Madonna colorano i prati, le gemme punteggiano i rami e cercano già di trasformarsi in foglie; qualche narciso si è già aperto. E stormi di migratori riempiono i cieli, presto torneranno le rondini. È il periodo dell'anno che preferisco, questo che va da metà marzo alla metà di maggio e che risveglia la terra e gli odori, probabilmente risveglia anche me!
Milano con il sole sembra diversa: i palazzi antichi sembrano meno grigi, il verde però bisogna cercarlo. Al Parco Sempione, ad esempio, oppure ai Giardini. Nel trionfo di marmo e cemento che è Piazza Duca d'Aosta, il piazzale della stazione Centrale, mi stupisco ogni anno del verde tenero che spunta sui rami di quelle poche piante e del contrasto con le tende rosse del Grand Hotel Gallia.
L'Adda invece, e le colline circostanti, si riempiono di colori: sono i ciliegi selvatici ed i castagni che fioriscono - ancora è presto però - ora si sente l'odore pungente di un fiore bianco della famiglia delle cipolle, che riempie la vallata, il sottobosco è umido e ne favorisce la crescita.
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LA FRASE DEL GIORNO
La distanza è l'ordito che regge la trama d'ogni storia d'amore come d'ogni rapporto tra viventi.
ITALO CALVINO, Prima che tu dica “Pronto”
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