giovedì 25 maggio 2023

Un vascello


ODYSSEAS ELYTĪS

EGEO

Ora tutto sussurra
tranne il vento leggero

L’amore
L’arcipelago
La prua delle sue spume
I gabbiani dei suoi sogni
Sull’albero più alto il marinaio
sventola
Una canzone

L’amore
La sua canzone
E gli orizzonti del suo viaggio
E l’eco della nostalgia
Sul più bagnato scoglio la
promessa sposa attende
Un vascello

L’amore
II suo vascello
La noncuranza degli zefiri
Il fiocco della sua speranza
Nel suo rullìo più lene culla
un’isola
L’avvento.

(da Orientamenti, 1940 – Traduzione di Filippomaria Pontani)

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Questi versi, che hanno il sapore di una antica ballata, appartengono alla prima raccolta del poeta greco Odysseas Elytīs, Orientamenti, in cui il futuro Premio Nobel combina intrecciandoli come un arazzo i temi dell’amore, dell’eros e della bellezza con la natura senza tempo del mondo greco e in particolare di quello del Mar Egeo.

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VLADIMIR KUSH, "ARRIVO DELLA NAVE FIORITA"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Impara a pronunciare bene la realtà.
ODYSSEAS ELYTĪS, Il piccolo marinaio

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Odysseas Elytīs, pseudonimo di Odysseas Alepoudellīs (Candia, 2 novembre 1911 – Atene, 18 marzo 1996), poeta greco, tra i maggiori Surrealisti, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1979 per “il desiderio di libertà intellettuale e sviluppo della creatività, che traspare dalla sua poesia”.


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