HAROLD ALVARADO TENORIO
LA POESIA
Che cosa sei se non la visione della notte?
Tutto il notturno ti appartiene.
Inviti agli splendidi banchetti dei sogni
e alle non meno splendide veglie del reale.
Viaggi con l’uomo e la donna come se fossi
la fiamma degli occhi, il puntello della felicità
o il fumo denso dell’alba.
Per te, madre del dolore, c’è solo gloria e pena,
il mezzogiorno non è scritto nei tuoi diari.
Nessun’altra cosa sei, poesia,
che il più grande antro dove il folle,
i mortali,
i diseredati dal destino e dalla fortuna,
trovano riparo.
Tu, l’odiata, la lebbrosa, la purulenta,
sei la migliore delle femmine
la madre migliore.
la sposa migliore
la sorella migliore
e la più lunga e gioiosa delle notti.
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“Coltivo la mia poesia, la mia coscienza replicante” rispose in un’intervista al quotidiano venezuelano El Nacional nel marzo scorso il poeta colombiano Harold Alvarado Tenorio. Ed è la chiave per leggere questa sua visione della poesia. La poesia come una notte, come un recesso che ospita gli ultimi, i dispersi dalla società, come una coscienza che è anche ancora di salvezza e fonte infinita di gioia.
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DIPINTO DI JULIE HEFFERNAN
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LA FRASE DEL GIORNO
La tua patria saranno i libri che dai alla terra / e la felicità che offri al lettore.
HAROLD ALVARADO TENORIO
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