FRANCESCO PASTONCHI
GLI OSPITI
I vostri grandi occhi non sono
vostri... Chi sa da che cieli
e per chi sa quali tragitti,
questi grandi ospiti afflitti
vennero nel nostro viso
a domandare perdono
di tutte le parole crudeli
che dite con un sorriso.
(da Versetti, Mondadori, 1931)
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“Crudele è la bellezza”: fu addirittura Platone a dirlo. Francesco Pastonchi, poeta “minore” del Novecento italiano, trova fuori luogo nel volto di una bella donna che sa ferire con le parole quegli occhi che sanno come attrarre e ammaliare. Come se fossero pietre venute dallo spazio, meraviglie di altri mondi: “Non femmina più: forse Dea / di assurdi olimpi moderni”.
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KAYE MILLER DEWING, “RENAISSANCE CLOSEUP”
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LA FRASE DEL GIORNO
La bellezza senza la verità e il bene è solo un idolo.
VLADIMIR SOLOV’ËV, La giustificazione del bene
Francesco Pastonchi (Riva Ligure, 31 dicembre 1874 – Torino, 29 dicembre 1953), poeta e critico letterario italiano. La sua poesia si svolse in origine secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale, facendosi con il tempo più malinconica e meditativa.
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