CARLOS SPINEDI
CERIMONIA DEL TÈ
Nella teiera di porcellana azzurra
bolle un'altra volta il sole
un boschetto di verbene odorose
rabbrividisce in giardino
il vapore del tè
appanna i vetri
la casa trema
passa il vento del sud
leviga il tuo haiku come una pietra dura
e poi dimenticalo
resterà il suo archetipo
inciso nell'aria.
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C’era una vecchia pubblicità che mostrava una casa calda, con il caminetto acceso e un’idea di comfort nell’aria – lo slogan diceva: il brandy che crea un’atmosfera. Ecco, è quello che il poeta argentino Carlos Spinedi (Río Gallegos, 1928) fa con questi versi: crea un’atmosfera, e lo fa da appassionato di haiku, ovvero richiamandosi all’antica cerimonia del tè, assurta a rito anche sociale e caratterizzata da gesti obbligati e lentissimi che favoriscono la meditazione – ed è proprio dalla meditazione che nascono gli haiku, è una loro caratteristica basilare, così come la struttura fissa delle sillabe. Che dire allora? Che anche bere il tè è una forma di poesia.
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ELENA KATSYURA, "TAZZA DI TÈ E FIORI"
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LA FRASE DEL GIORNO
Un uomo senza tè è incapace di capire la verità e la bellezza.
KAKUZO OKAKURA, Il libro del Tè
3 commenti:
Bellissima! Amo bere il tè al pomeriggio, per me è un rito e mi appassionano molto gli haiku (a me fanno sognare).
La imparerò, buon fine settimana, Federica
:)...tè...e haiku...aroma perfetto e senza cannella...:))
...ieri pomeriggio ho bevuto un te arancio e cannella...solo perchè lo assaggiasse la Vale..:)))...per fortuna lei ha apprezzato:))
ciaoo Vania
riappropriamoci della lentezza, non cediamo alla velocità di questi tempi moderni, altrimenti ci perdiamo il bello della vita, la sua poesia... A me piace bere il tè nei pomeriggi d'inverno, e mi piace sperimentare, sebbene il tè al bergamotto rimanga il mio preferito
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