mercoledì 3 agosto 2011

Amando l’amore

 

 

PAUL ÉLUARD

LA DAMA DI QUADRI 

Giovanissimo, ho aperto le mie braccia alla purezza. Fu solo un battito d’ali nel cielo della mia eternità, un battito di cuore, di quel cuore innamorato che batte nei petti conquistati. Non potevo più cadere.

Amando l’amore. In verità, la luce mi abbaglia. Ne possiedo abbastanza in me per guardare la notte, tutta la notte, tutte le notti.

Tutte le vergini sono diverse. Io sogno sempre una vergine.

A scuola è nel banco davanti a me, col grembiule nero. Quando si volta per chiedermi la soluzione d’un problema, l’innocenza dei suoi occhi mi confonde a tal punto che lei, avendo pietà del mio turbamento, mi getta le braccia intorno al collo.

Altrove, mi abbandona. Sale su un battello. Siamo quasi estranei l’uno all’altra, ma la sua giovinezza è così grande che il suo bacio non mi sorprende affatto.

Oppure, quando è malata, è la sua mano che tengo fra le mie, fino a morirne, fino a risvegliarmi.

Tanto più rapido accorro ai suoi appuntamenti, se ho paura di non avere il tempo d’arrivare prima che altri pensieri mi rubino a me stesso.

Una volta, il mondo stava per finire e noi ignoravamo tutto del nostro amore. Lei cercò le mie labbra con dei movimenti della testa lenti e carezzevoli. Ho davvero creduto, quella notte, che l’avrei ricondotta al giorno.

Ed è sempre la stessa confessione, la stessa giovinezza, gli stessi occhi puri, lo stesso gesto ingenuo delle sue braccia intorno al mio collo, la stessa carezza, la stessa rivelazione.

Ma non è mai la stessa donna.

Le carte han detto che la incontrerò nella vita, ma senza riconoscerla.

Amando l’amore.

(da “La Révolution surréaliste”, n. 6, marzo 1926 – Traduzione di Carmine Mangone)

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È affascinante questa poesia del surrealista francese Paul Éluard: è un’apologia dell’amore inteso come continuo desiderio, come inseguimento di una rivelazione, come impossibile appagamento della memoria. Così, un giorno si trasformerà in illusione, improvvisamente, quando la donna attesa per tutta la vita sarà passata senza nemmeno riconoscerla. E non resterà altro che l’amore.

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IMMAGINE DA PINTEREST

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LA FRASE DEL GIORNO
Beati coloro che coltivano la voluttà dell'attesa.
JEAN JOSIPOVICI, Citera




Paul ÉluardPaul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.


2 commenti:

Vania ha detto...

...direi ...dico...che mi "sciolgo" come un gelato leggendo questa poesia.:)))
ciaooo Vania

DR ha detto...

la forza del sogno