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martedì 18 novembre 2025

Ti pongo qui


JOSÉ ÁNGEL VALENTE

L'OGGETTO DELLA POESIA

Ti pongo qui
circondata da nomi: mi aggiro.

Ti pongo qui racchiusa
da parole e nuvole: sono confuso.

Come un ladro mi avvicino: mi chiami,
certo nei tuoi limiti,
conforme alla tua esattezza.
                                           Ritorno.
                                                          Tocco
(l'occhio è ingannevole)
finché non conosco la forma. La ripeto,
la seppellisco dentro di me,
la dimentico, parlo
di luoghi comuni, depongo
la mia vita agli angoli delle strade:
non mantengo il mio segreto.
                                         Tu giaci lì
e io ti condivido, finché
un giorno semplice non esplodi
con attributi
di chiarezza, dalla tua stessa
fonte di eccellenza.

(da Poesie a Lazzaro, 1960)

.

Il poeta spagnolo José Ángel Valente volge la sua attenzione all'oggetto della poesia, ovvero al tema, alla musa dell'ispirazione: è una deliberata confessione della sua tecnica poetica, una ricerca mistica in cui attende che la "parola fatta di nulla" germogli e dia frutto.

.

GUHA RAY, "LE LACRIME DI MONNA LISA"

.


   LA FRASE DEL GIORNO   

Esiste / solo così la sua forma, / sonora e respirata. / Il vaso fondo / dalla curvatura chiara, / bella e servile: / il vaso e il verso.
JOSÉ ÁNGEL VALENTE, Poesie a Lazzaro

.



ValenteJosé Ángel Valente (Orense, 25 aprile 1929 - Ginevra, 18 luglio 2000) fu un poeta, saggista e traduttore spagnolo. Accostato al Gruppo poetico dei ‘50, dal 1966 evolve verso una poesia più esistenziale e influenzata dalla mistica.


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