sabato 28 dicembre 2024

Un cielo di memoria


PIERO BIGONGIARI

ASSENTE DAL PASSATO

Porte di spazio perduto
e luce di tempo che non tiene,
e voi fantasmi al tristemente muto
ricordo che non viene.
Un cielo di memoria ha lacrimato
sulla piena baldoria, ora è mancato
un attimo, e per quello sei entrato
trionfatore assente dal passato.
O assente per sempre? Dal futuro
i fiori sono morti, ormai è seccato
nei vitrei boccali il brindisi, la rissa
dei battimani non ti ha ridestato.

(da La figlia di Babilonia, Parenti, 1942)

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Nella poetica di Piero Bigongiari l'assenza, come sottolinea Giancarlo Quiriconi, “si prospetta in sé come evento assolutizzante, che non rimanda ad altro che a se stesso, e si inscrive in una sorta di cerchio perfetto, dal tu al tu attraverso i riflessi che provoca nell'io”. E dunque, se l'evento metafisico è già lì, anche il corso del tempo assume una sua circolarità unendo al futuro la memoria con i suoi fantasmi e i suoi assenti.

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RENÉ MAGRITTE, "UN AMICO DELL'ORDINE"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Mente / dolcemente così la verità. / È così serio il gioco. Si dilata / come un impasto lievitato ciò / che contiene in sé d’altro.
PIERO BIGONGIARI, La legge e la leggenda

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Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997), poeta e critico letterario italiano. Insegnò storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze. È considerato esponente di un ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell’assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà.


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