MARIA LUISA SPAZIANI
CANTO GREGORIANO, CORALE LUTERANO
Canto gregoriano, corale luterano,
da grate e feritoie le feste ci aggrediscono.
Sale la febbre dei regali, è ora
di auguri, di lustrini e luminarie.
Non ci è permesso di tornare poveri,
vero? né tu né io. Ma un Natale
di guerra ora m'investe - era un paese
di fame e neve, la chiesa bombardata.
Se il nastro della storia andasse indietro
ti vorrei là, in un cappotto liso.
Nel gruppo dei miei cari tu mancavi,
tu solo ormai, terribilmente vivo.
(da La traversata dell’oasi, Mondadori, 2002)
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Ecco che ormai Natale è giunto. Oggi è l’antivigilia e siamo davvero nella classica atmosfera, con la corsa all’ultimo regalo, con la preparazione delle cene e dei pranzi. Eppure… eppure non siamo appieno contenti, come rileva la poetessa torinese Maria Luisa Spaziani: si è perduta la poesia dell’infanzia, si è rarefatta quella magia di un tempo – nella Torino dei primi anni ‘40 c’era la guerra, c’erano i bombardamenti, c’era la povertà, ma la memoria conserva comunque tutto l’incanto.
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FOTOGRAFIA © BEDOLIS/L’ECO DI BERGAMO
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LA FRASE DEL GIORNO
Ti auguro buon Natale, nel più profondo sento / di che magica forza quest'augurio è capace.
MARIA LUISA SPAZIANI, La traversata dell’oasi
2 commenti:
Auguri anche a voi, insieme ad un ringraziamento per i regali di ogni giorno. Che il refuso nel testo sia un augurio per riscoprire una diversa ricchezza.
Grazie, hodges. Ancora buone feste.
(naturalmente abbiamo corretto il refuso "premesso/permesso" - mi sembra giusto segnalarlo per la comprensione del commento qui sopra)
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