giovedì 27 novembre 2014

Tremito del tempo

 

PABLO NERUDA

È OGGI: TUTTO L’IERI ANDÒ CADENDO

È oggi: tutto l'ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno,
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell'aurora.

Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,

e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.

Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.

(XLIX.Es hoy: todo el ayer se fue cayendo, da Cento sonetti d’amore, 1959)

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Confesso che le immagini che il poeta cileno Pablo Neruda usa nelle sue poesie mi danno un po’ alla testa, mi inebriano come il profumo forte di un fiore. Come questa analogia attraverso la quale la donna amata diventa inesorabile come il flusso del tempo e lo scorrere del giorno, un fiume inarrestabile che impregna di sé ogni cosa diventando infine l’universo che il poeta canta continuamente.

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Eric_Zener_5

DIPINTO DI ERIC ZENER

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LA FRASE DEL GIORNO
Bella, /come nella pietra fresca / della sorgente, l'acqua / apre un ampio lampo di spuma, / così è il sorriso del tuo volto, / bella.
PABLO NERUDA, I versi del capitano




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.

2 commenti:

Francesco ha detto...

versi meravigliosi che fluiscono amabilmente a cavallo dello scorrere del tempo rimanedo indenni del tutto andare

Francesco

DR ha detto...

Neruda immerso nel tempo come un oggetto nel mercurio