giovedì 16 maggio 2013

Nel mondo della poesia

  

SOPHIA DE MELLO BREYNER ANDRESEN

NELLA POESIA

Trasferire il quadro il muro la brezza
Il fiore il bicchiere la lucentezza del legno
E la fredda e vergine liquidità dell'acqua
Nel mondo della poesia terso e rigoroso

Preservare da decadenza morte e rovina
L'istante reale di apparizione e sorpresa
Serbare in un mondo chiaro
Il gesto chiaro della mano sopra il tavolo distesa

(da Come un grido puro, Crocetti, 2013 - Traduzione di Federico Bertolazzi)

.

Contrariamente a quello che pensava Eliot, ritengo che scrivere una poesia sia davvero liberare l’emozione, cementarla in modo tale che non si sgretoli nello scorrere del tempo dentro i meandri della memoria. La poesia è come l’ambra che imprigiona l'insetto: è il modo di bloccare quell’emozione per poterla rivivere. Ed è quello che ritrovo in questa dichiarazione poetica di Sophia de Mello Breyner Andresen, poetessa portoghese: un modo per eternare quello stupore provato di fronte all’universo, anche nella minimale familiarità del giardino di casa.

.

217085

EMILIO BOGGIO, “RITRATTO DI SIGNORA”

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Sappiamo che la vita non è una cosa e la poesia un'altra. (...) Cerchiamo il coincidere dello stare e dell'essere.
SOPHIA DE MELLO BREYNER ANDRESEN




Sophia de Mello Breyner Andresen (Porto, 6 novembre 1919 – Lisbona, 2 luglio 2004), poetessa portoghese, seconda donna a vincere il Premio Camões nel 1999. La sua opera consta di 15 libri di poesia, pubblicati tra il 1947 e il 1999, che riconoscono alla parola un valore intrinseco e per questo sono rigorosi, armonici ed equilibrati. Scrisse anche racconti, opere teatrali e libri per ragazzi


3 commenti:

Vania ha detto...

poesia....riporre i pensieri nella scatola della vita..ordinatamente e a volte casualmente .:)

..gentile...la trovo questa poesia.

ciaoo Vania :)

Paolo ha detto...

Una bella interpretazione, molto ottimista. Perché poi ci sono i momenti di disperazione e di morte, le grida e la follia. Che si fa, li buttiamo?

DR ha detto...

No, li usiamo a suo tempo. C'è un tempo per tutto, dice l'Ecclesiaste