mercoledì 30 gennaio 2013

L’odore del calicanto

 

LUIGI FALLACARA

IL CALICANTO

Come potrò dimenticare l’odore
del calicanto nelle notti di febbraio,
la volatile gioia d’acuta verdezza
traboccante nel buio della strada deserta.

S’udiva l’amata respirare ansiosa
per sentire il fiore clemente di là dal giardino;
sì fonda tenerezza riempiva il fiato
che il petto aveva un affanno di felicità.

Guardavamo il cielo lontano,
i firmamenti ghiacciati di luce;
là era la culla dei venti forti,
nudo splendeva in seno a Sirio il raggio.

Ma in noi era solo un sentire
nei vivi desii l’aroma terreno
che aveva toccato, scendendo nel petto,
il fondo dei nostri amorosi sospiri.

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È tempo di calicanti: le loro fioriture profumano l’aria invernale lasciando presagire che la primavera non è più lontana. I piccoli fiori gialli, come di cera, emanano un aroma che inebria – basta coglierne un rametto e metterlo in casa per rendersene conto. Ed è quel profumo che diventa protagonista in queste quartine di Luigi Fallacara, poeta barese: innesca il vivido sentimento poetico, evoca la figura dell’amata, lega il ricordo a quell’«affanno di felicità» che la fragranza dei calicanti dona ancora alla memoria, il legame tra l’eterno e il sensibile.

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Calicantus con neve

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Restava / solo lo spazio come dimensione / intatta dell’odore senza nome; / lo spazio che anche adesso è dentro il sole, / e corrisponde, e duole.
LUIGI FALLACARA, Il Frutto del Tempo




Luigi Fallacara (Bari, 13 aprile 1890 – Firenze, 15 ottobre 1963), poeta e scrittore italiano. Attivo nelle avanguardie letterarie del primo ‘900, scrisse su Lacerba. Dopo aver partecipato alla Prima guerra mondiale approda alla fede cattolica, vivendo per sei anni ad Assisi e maturando dalla meditazione su San Francesco la sua poesia metafisica confluita in un lirismo mistico che canta l’amore per tutte le creature.


6 commenti:

Vania ha detto...

...che bella la foto...si quasi un fiore di cera:)


...la poesia...emana il suo profumo.:)

ciaoo Vania

la belle auberge ha detto...

Un profumo che accende immediatamente la memoria olfattiva. Per me, il profumo del calicanto e' legato ai Natali della mia infanzia e prima giovinezza (sul lago fiorisce in quel periodo) ed e' una delle fragranze che conservo nel cuore.
Un caro saluto
Eugenia

DR ha detto...

il calicanto ha un profumo di nostalgia anche per me

Lux ha detto...

A proposito di calicantus:
http://(nome utente).wordpress.com

mercurio m. ha detto...

Buongiorno,
sarei interessato ad avere i precisi riferimenti bibliografici della poesia di Fallacara "Il calicanto", è possibile? Grazie in anticipo, Mercurio M.

DR ha detto...

Ho tratto la poesia da un ritaglio di rivista (Famiglia Cristiana, primi anni '90) senza altre indicazioni che titolo e autore. Credo fosse una rubrica curata da Valerio Volpini, "poesia del mese"