EDITH SÖDERGRAN
ALTRI PAESI
L'anima mia ha una smania
tale d'altri paesi
che pare senza patria.
Sono in terre lontane, i grandi massi
su cui si posa il mio pensiero.
Uno straniero ha scritto strane frasi
sulla lavagna dura dell'anima mia.
Per notti e giorni sto ad almanaccare
su cose mai successe.
L'anima ha sete. Ma ha bevuto, un giorno.
(da Parnaso europeo – L’età contemporanea, 3, Lucarini, 1990 – Trad. Ludovica Koch)
Vi sono echi gozzaniani nelle poesie di Edith Södergran, poetessa finlandese di lingua svedese, come Gozzano uccisa dalla tisi nel fiore dei trent’anni. La smania d’altri paesi, che in un’altra poesia diventa “smania del paese inesistente, / perché desiderare l’esistente / mi ha stancata” rammenta quel desiderio così radicato nella poesia di Gozzano, le rose non colte divenute ormai oggetto di rimpianto, gli amori impossibili assurti a sola possibilità d’amare. Edith Södergran sogna paesi lontani, è una “viaggiatrice immobile” che si contenta dei libri, che sogna mari dove “scorrono sui fondali pesci insoliti”, consapevole che la malattia le ha rubato il futuro.
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MATTHEW CUSICK, “RED AND BLUE”
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LA FRASE DEL GIORNO
La mia esistenza è stata un delirio bruciante.
EDITH SÖDERGRAN
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