WISŁAWA SZYMBORSKA
LODE DELLA CATTIVA CONSIDERAZIONE DI SÉ
Una poiana non ha nulla da rimproverarsi.
Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera.
I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni.
Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
Uno sciacallo autocritico non esiste.
La locusta, l'alligatore, la trichina e il tafano
vivono come vivono e ne sono contenti.
Il cuore dell'orca pesa cento chili
ma sotto un altro aspetto è leggero.
Non c’è nulla di più animale
della coscienza pulita
sul terzo pianeta del Sole.
(da “Grande numero”, 1976)
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Colpisce duro Wisława Szymborska, colpisce come lei sa, con ironia e con attenzione al senso dell’esistere, sempre in primo piano nella sua poetica, con il gusto dell’elenco di singole particolarità che le è proprio, con l’accettazione piena della vita e del mondo: “qualunque cosa ne pensiamo, spaventati dalla sua immensità e dalla nostra impotenza di fronte a esso, amareggiati dalla sua indifferenza – qualunque cosa noi pensiamo dei suoi spazi attraversati dalle radiazioni delle stelle… – questo mondo è stupefacente” come spiegò nel discorso in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura del 1996.
Così non ci dobbiamo meravigliare del comportamento degli animali rapaci e delle belve, non ci dobbiamo stupire della loro ferocia, del loro parassitismo, delle loro azioni dettate dall’istinto naturale. Gli animali sono come sono e così devono essere. Ci dobbiamo preoccupare quando questa loro “leggerezza” si sposta nelle nostre coscienze, quando a comportarci come animali – non sto a fare esempi, le cronache delle ultime settimane ne sono già piene – siamo noi uomini e donne. Allora diventiamo “sciacalli” e “belve”, “mostri” da telegiornale. Senza che gli animali ne abbiano colpa, qui, su questa Terra, “terzo pianeta del Sole”.
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Fotografia © Carl Chapman / Alaskan Wildlife
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LA FRASE DEL GIORNO
Non conosco la parte che recito. / So solo che è la mia, non mutabile.
WISŁAWA SZYMBORSKA, Grande numero
2 commenti:
...argomento molto difficile...
...basterebbe comprendere che..."questo mondo è stupefacente".
ciao Vania
Sì, la frase di Wislawa Szymborska ha colpito molti, come ho visto ai commenti a questa pagina su Facebook, non solo me. Molto positiva.
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