venerdì 13 agosto 2010

La memoria è un groviera

MARIA LUISA SPAZIANI

SCATOLA NERA

La memoria è un formaggio con i buchi,
la mastichi insieme ai suoi vuoti,
è la luna nel massimo fulgore,
nei falcetti o nel buio novilunio –
è la scatola nera in cui si pigia
tutto ciò che realmente è accaduto...
(Si celano all'interno benedetti
fantasiosi infedeli scrivani).

(da Poesie, Mondadori, 2000)

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La memoria è la nostra scatola nera. come quella che sugli aerei registra ogni conversazione e ogni indicazione degli strumenti di bordo, e che presto sarà installata probabilmente anche sulle automobili. Il paragone è della poetessa torinese Maria Luisa Spaziani, allieva di Montale. Anche le altre immagini che la Spaziani usa sono tutte pertinenti: il groviera rende bene l’idea dei vuoti che la memoria ha, delle rimozioni di ricordi dolorosi che essa stessa compie; la luna nelle sue varie fasi è un’altra rappresentazione precisa dei suoi momenti.

In effetti, la nostra memoria è ciò che siamo – ciò che siamo stati e di cui quindi siamo il risultato: come un disco fisso di computer registra gli stimoli, li traduce in dati codificabili e li archivia, categorizzando ed etichettando. A me viene in mente il telefilm “Cold case”, quello in cui i detective indagano sui “casi freddi”, irrisolti da tempo: la nostra memoria è come quegli archivi sotterranei in cui gli agenti depositano le scatole dei casi che non sono riusciti a chiudere, file e file di scaffali in cui ogni ricordo è al suo posto una volta che non ci serve più nel contingente. Basta andare lì e riprenderlo quando serve – d’accordo, qualche volta si fa un po’ di confusione, le scatole vengono spostate o sono etichettate in modo errato… Però c’è, da qualche parte c’è…

 

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Fotografia © Boxesonshelves

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LA FRASE DEL GIORNO
Le mie impressioni sono sparse come stelle sfavillanti sullo scuro velluto della mia memoria
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ETTY HILLESUM, Diario 1941-43




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


3 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...ho appena postato Luna di Togni...una delle mie preferite...:)
incredibile...:)

...che paragone...il groviera...:)
...entusiasmante e ridicolo per me allo stesso tempo.
ciaooo Vania

Spartana ha detto...

L'amata Spaziani. Mi ha sempre affascinato anche la capacità di falsare i ricordi, costruire macerie e modellarle a nostro piacimento, come fossero un abito fatto a misura della nostra incapacità di guardare la realtà. c.

DR ha detto...

Lacune e contaminazioni, mistificazioni e sogni trasposti. Ogni tanto qualche sorpresa che ci commuove fino alle lacrime, un ricordo remoto riportato alla luce, pulito dalla polvere e fatto risplendere. Bufalino scrisse che "senza memoria saremmo immortali". Invece, senza memoria, saremmo nessuno...