giovedì 24 giugno 2010

Il treno rosa di Cucchi

MAURIZIO CUCCHI

IL TRENO CON I VAGONI TUTTI ROSA

Passano i treni, passano le stazioni
e l'amore non passa, senza ragioni.
Sarà gioia o tormento
sarà incanto o lamento?
ti ho sognato stanotte, Nanina,
ma era una ferita. Non mi volevi più...
Chissà... Dopo quasi una vita.
Che strano, che vigliacca
ma al dolore seguiva un acuto piacere,
il lirico piacere, il non corrisposto amore,
l'uomo che ama ma non è riamato,
come ama la vita e ne viene trombato.
Ma il sogno è spesso angoscia,
gratuita angoscia mentitora
e tu non te ne vai, lo so, signora
devota e morbida, alquanto delicata,
inflessibile e unghiata
come ti ho sognata. Quello che conta
è il treno che abbiamo preso,
allora, un treno con un vagone rosa
dal quale con tremore, con ansia sotterranea
noi scenderemo insieme al capolinea.

(pubblicato su “La Stampa”, 14 febbraio 2002)

.

Tutta l’opera poetica di Maurizio Cucchi è una faticosa ricostruzione che sfoglia il passato strato a strato e ridispone gli elementi trovati, mescolandoli e sovrapponendoli a visioni oniriche, a considerazioni storiche e letterarie, a memorie di una Milano che fu.

Questi versi, pubblicati in occasione del San Valentino 2002 sulla “Stampa” di Torino, applicano questa teoria all’amore: qui ricordo e sogno ancora si intrecciano e si rincorrono, ma come nelle mani abili di un prestidigitatore l’amaro diventa dolce, l’illusione si trasforma in certezza.

. 

image

Fotografia © Peer Kugler

.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
LA FRASE DEL GIORNO
Trepidi cenni disegni / di carta ma quali saranno / attore maschera o marinaio / i moti del tuo cuore?
MAURIZIO CUCCHI, Donna del gioco




Maurizio Cucchi (Milano, 20 settembre 1945), poeta, critico letterario, traduttore e pubblicista italiano. Laureatosi all'Università Cattolica di Milano con una tesi su Nelo Risi e Andrea Zanzotto, la sua poesia è una faticosa ricerca che sfoglia il passato strato a strato e ridispone gli elementi, sovrapponendoli a visioni oniriche, ricostruendo la figura paterna.


2 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...a parte la poesia ..mi piace molto la foto :)
ciaoo Vania

DR ha detto...

una foto molto minimalista, bella perché originale nel suo essere sfuocata