HUGO MUJICA
FANGO NUDO, III
Tramonta
bassa marea,
gracchiare di corvi,
resti che il mare abbandona
sulla sabbia
e questa solitudine
di esistere
soltanto a metà.
È l’ora
della malinconia,
dell’assenza
di ciò che non è mai stato
e che sentiamo più nostro:
ciò che ancora di noi
non abbiamo dato alla luce
nella vita.
(da Fango nudo, 2016)
.
La poesia di Hugo Mujica è un'intima riflessione e induce il lettore a interrogarsi, a rapportarsi con il mondo e con l'Altro, ma soprattutto con se stesso. Accade ad esempio in questo tramonto sul mare, in cui nella malinconia della sera, sorge la consapevolezza di ciò che manca, di ciò che rende irrealizzati: "Si nasce per ospitare / un'assenza, / e la sfuggiamo / negli orizzonti. / A volte siamo quell'assenza, / a volte osiamo il freddo / di cui trema un altro corpo".
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FOTOGRAFIA © TORYYU1989/PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando l'anima è già carne, / quando si vive nudi, / tutto ciò che è fuori è la propria profondità, / da ogni altro / si sente il battito del proprio cuore.
HUGO MUJICA, Il creare e il creato
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Hugo Mujica (Buenos Aires, 1942), poeta, scrittore e saggista argentino. Nella sua vita fu allievo di Ginsberg, e in seguito monaco trappista e poi sacerdote. Nel 1983 iniziò a pubblicare le sue prime opere letterarie. Oltre ai suoi venti libri, ha tenuto rubriche riflessive sulla rivista Viva e sul quotidiano Clarín.


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