LAURA LUSH
IL PRIMO GIORNO D'INVERNO
Il primo giorno d'inverno,
la terra si risveglia alla sua stessa carezza gelida.
La neve non ha altra scelta
che cadere, lasciandosi andare all'improvviso
sopra i piccoli gnomi dei cespugli, sugli alberi che si svuotano.
La neve restituisce bellezza a ciò che è avvizzito e denutrito,
al desiderio di morte della natura e al modo deliberato
che ha l’inverno di insistere nientemeno che sulla deferenza.
Aspettando tutta la sua vita, la neve dice: Lascia che ti copra.
(da Il primo giorno d'inverno, 2003)
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Con il solstizio - oggi alle 10.20 - entriamo ufficialmente nell'inverno, anche se quello meteorologico si è già installato all'inizio di dicembre. È tempo, come ci ricorda la poetessa canadese Laura Lush, di avere cuori grati per abbracciare la bellezza dell'inverno, per riflettere e riposare, in attesa di una nuova primavera, annunciata dalla luce che d'ora in avanti, sera dopo sera, sarà sempre di più, un passettino alla volta.
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FOTOGRAFIA © LARISA KOSHKINA/PDP
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LA FRASE DEL GIORNO
In inverno ammiriamo il fascino della solenne maestosità e della nuda grandezza.
JAMES ELLIS
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Laura Lush (Brantford, 1959), poetessa e scrittrice di racconti canadese. È particolarmente nota per il suo libro di poesie Città natale (1991), che è stato finalista per il Governor General's Award. Da allora ha pubblicato le raccolte di poesie Linea di faglia (1998), Il primo giorno d'inverno (2002) e Carapace (2011).
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