sabato 6 luglio 2024

Viaggiare senza bagaglio


ADAM ZAGAJEWSKI

EN ROUTE

1. SENZA BAGAGLIO

Viaggiare senza bagaglio, dormire in treno
su una dura panca di legno,
dimenticare la propria terra natia,
uscire da piccole stazioni
quando sorge un cielo grigio
e le barche dei pescatori si dirigono verso il mare.


2. IN BELGIO

Piovigginava in Belgio
e il fiume serpeggiava tra le colline.
Ho pensato, sono così imperfetto.
Gli alberi sedevano nei prati
come preti in tonaca verde.
Ottobre si nascondeva tra le erbacce.
No, signora, ho detto,
questo è lo scompartimento per non parlanti.


3. UN FALCO VOLTEGGIA SULL'AUTOSTRADA

Sarà deluso se piomba giù
su lamiera, gas,
su un nastro di musica volgare,
sui nostri cuori angusti.


4. MONTE BIANCO

Brilla da lontano, bianco e cauto,
come una lanterna per le ombre.


5. SEGESTA

Sul prato un vasto tempio,
un animale selvatico
aperto al cielo.


6. ESTATE

L'estate era gigantesca, trionfante,
e la nostra piccola macchina sembrava persa
sulla strada che portava a Verdun.


7. LA STAZIONE DI BYTOM

Nel tunnel sotterraneo
crescono mozziconi di sigaretta,
non margherite.
Puzza di solitudine.


8. PENSIONATI IN GITA

Stanno imparando a camminare
sulla terraferma.


9. GABBIANI

L'eternità non viaggia,
l'eternità aspetta.
In un porto di pescatori
solo i gabbiani sono ciarlieri.


10. IL TEATRO DI TAORMINA

Dal teatro di Taormina si vede
la neve sulla cima dell'Etna
e il mare scintillante.
Chi è l'attore migliore?


11. UN GATTO NERO

Un gatto nero esce per salutarci
come per dire, guarda me
e non qualche vecchia chiesa romanica.
Io sono vivo.


12. UNA CHIESA ROMANICA

In fondo alla valle
una chiesa romanica riposa:
c'è del vino in questa botte.


13. LUCE

Luce sui muri delle vecchie case,
giugno.
Passante, apri gli occhi.


14. ALL'ALBA

La materialità del mondo all'alba —
e la fragilità dell'anima.

(da Eterni nemici, 2014)

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Un viaggio attraverso l'Europa, compiuto in parte in treno e in parte con un'auto a noleggio: il poeta polacco Adam Zagajewski annota le sue impressioni e le sue sensazioni, si appunta la bellezza e la poesia che luoghi come Segesta, Taormina e il Monte Bianco sanno evocare ma anche le riflessioni sull'inquinamento, sulla guerra - Verdun e i campi della Marna, naturalmente - e sulle classi sociali.

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FOTOGRAFIA © LYNN GREYLING/PUBLIC DOMAIN PICTURES

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   LA  FRASE DEL GIORNO  

Ma poiché ero solo un camminatore disordinato, nessuno poteva fermarmi; perfino uno stato totalitario non era in grado di controllare i miei sogni ad occhi aperti, le mie fascinazioni poetiche, lo schema del mio cammino.
ADAM ZAGAJEWSKI, The Threepenny Review, Autunno 2008

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Adam Zagajewski (Leopoli, Ucraina, 21 giugno 1945 – Cracovia, 21 marzo 2021), poeta, scrittore e saggista polacco. Esordì nel 1972 con Komunikat. Esponente della New Wave polacca, nel 1976 aderì al Comitato per la Difesa degli Operai e la dittatura comunista gli impedì di pubblicare. Cominciò allora il suo esilio a Houston e Parigi. Tornò a risiedere a Cracovia nel 2002.


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