Il marzo pazzerello di tanti proverbi, quello che "vede il sole e apre l'ombrello", appare nei versi torinesi del poeta parnassiano Francesco Pastonchi: un giorno la neve sulle rive del Po, l'altro un brillante anticipo d'estate. Daria Menicanti guarda invece speranzosa a questa bellezza di marzo, a questo splendore che annuncia l'arrivo della primavera con i suoi fiori e con il nuovo verde dei prati.
.
FOTOGRAFIA © MANULISCIOUS/PIXABAY
.
FRANCESCO PASTONCHI
MARZO
Ieri, giochi di marzo, i praticelli
incipriati di neve e il Po nero;
oggi sereno che abbaglia su l'acque,
e le barche già cullano l'estate.
Torino, in una frale filigrana
d'alberi con le rivelate strade,
bella, e con quell'assistere di monti.
(da Endecasillabi, Mondadori, 1949)
.
.
.
.
DARIA MENICANTI
MARZO
Con occhi vecchi e saggi
allegri e saggi
guardo alla vita
ai bei sette colori
dell’aria, alberi effusi
e l’innocenza tutta in fiori aperta
della prima erba.
Il cielo si socchiude
il vento strappa a latrati le nubi.
Lunga fu la pazienza dell’inverno,
ma oggi è un sorso di felicità.
(da Poesie per un passante, Mondadori, 1978)
.
LA FRASE DEL GIORNO
Marzo è un fanciullo in ozio, a cavalcioni / sul vento che sepàra due stagioni; / e, zufolando, fa, per suo capriccio, / con strafottenti audacie, / il tempo che gli piace.
ARTURO ONOFRI, Vincere il drago!
.
Francesco Pastonchi (Riva Ligure, 31 dicembre 1874 – Torino, 29 dicembre 1953), poeta e critico letterario italiano. La sua poesia si svolse in origine secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale, facendosi con il tempo più malinconica e meditativa.
Daria Menicanti (Piacenza, 6 aprile 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.