OCTAVIO PAZ
QUI
I miei passi su questa strada
risuonano
su un’altra strada
dove
sento i miei passi
passare su questa strada
dove
solo la nebbia è reale.
(da Salamandra, 1962)
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La vita è come un mandala, suggerisce il Premio Nobel messicano Octavio Paz, che del resto visse a lungo in Oriente: “Passano gli anni, ritornano gli istanti, / senti i tuoi passi nella stanza vicina? / non qui né là: li senti / in un altro tempo che è proprio ora”. La realtà ha vari piani e vari tempi in cui andiamo, camminando nell’incertezza del destino umano e, citando Eliot, “c’è sempre un altro che cammina al nostro fianco”.
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FOTOGRAFIA © ZOHEIR ABEDI/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
In verità, noi non vediamo passare le cose: vediamo come le cose passano attraverso il poeta – e anch’egli passa. L’io del poeta, nell’uso della prima o della terza persona, è lo spazio in cui succedono le cose, uno spazio che è anche tempo.
OCTAVIO PAZ, Porte al campo
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Octavio Irineo Paz Lozano (Città del Messico, 31 marzo 1914 – 20 aprile 1998), poeta, scrittore, saggista e diplomatico messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990. La sua poesia è fatta di sperimentazione e anticonformismo, un continuo mettersi in discussione del linguaggio, “lotta continua contro la significazione”.
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