JUAN GUSTAVO COBO BORDA
LEGGENDO CONRAD
Le pale del ventilatore
smuovono l'aria a malapena
e in qualche stanza remota di questo albergo,
squallido ma nobile,
una donna indugia sott'acqua.
Fu allora che il capitano iniziò
a raccontarci la sua storia.
Era in Oriente
tra isole segrete
e rade dal candore abbagliante.
Apparve un uomo
trafficante d'armi e colpe senza nome.
Anche la pia consolazione di un mulatto.
Questo è tutto. E tuttavia,
dopo che gli ospiti si dispersero,
affaticati da una giornata in spiaggia,
continuava a riecheggiare, indimenticabile.
(da Offerta sull'altare del bolero, 1981)
.
Ci sono libri che hanno un fascino che perdura a lungo anche dopo che li abbiamo letti: l’esotismo disseminato tra avventure di mare di spionaggio di Joseph Conrad rivive per il poeta colombiano Juan Gustavo Cobo Borda ben al di là delle pagine, riecheggia nell’immaginazione mentre soggiorna in un hotel di una località di mare.
.
HAROLD KNIGHT, "ALFRED MUNNINGS MENTRE LEGGE"
.
LA FRASE DEL GIORNO
C'è nel leggere un'attesa che non cerca un esito. Leggere è errare. La lettura è l'erranza.
PASCAL QUIGNARD, Ombre erranti
.
Juan Gustavo Cobo Borda (Bogotá, 10 ottobre 1948 - 5 settembre 2022), poeta, giornalista e diplomatico colombiano. Ispirata da Borges e Kavafis, la sua poesia è stata la linea trasversale dei suoi scritti. Ricoprì anche incarichi diplomatici che lo portarono ad essere ambasciatore in Argentina, Spagna e Grecia.
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