UMBERTO PIERSANTI
UN SOLO GIORNO DEI FATEMI MARINO
Un solo giorno
dei fatemi
marino
Sulle soglie degli inferi
già Ulisse
i fiori delle sabbie
delle rocce
il vento s 'abbatteva
sulle galee
seppelliva otri
nei fondali
ma le mimose
gialle ostinate
anche nelle foschie
dei piovaschi
e selve luminose
di margherite
giganti negli anfratti
e nelle cale
un solo giorno
dei fatemi
marino
per i verdi smaltati
dei fondali
Io nato di terra
su colline pacate
dove natura
è anche
il mattone chiaro
delle pievi
sono qui
un giorno
stato viandante
ho trafficato panni
e forse anche
sulle alte pendici
anacoreta
hanno carni d 'avorio
sulle rade
vengono dalle grotte
e dai coralli
le creature favolose
dei bestiari
chi ne penetra il ventre
e stringe il seno
fermo nella salsedine
rimane
sempre in giovani
membra
il sesso gonfio
un solo giorno
dei fatemi
marino
(24 aprile 1978)
(da Nascere nel '40, Shakespeare & Company, 1981)
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Gli uomini di terra – noi uomini di terra dovrei dire – sono affascinati dal mare: lo è anche il poeta urbinate Umberto Piersanti, che – come scrive Leonardo Mancino – naviga “nella memoria delle epoche, nelle cronologie del ricordo storico che un vivo desiderio di esistere ripassano come ali del sogno senza cadere nelle secche di una lenta e distruggente nostalgia e senza cederle”.
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IMMAGINE © BING IA
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LA FRASE DEL GIORNO
Il mare è tutto: non per nulla copre i sette decimi del globo. Ha un’aria pura e sana, è il deserto immenso dove l’uomo non è mai solo, perché sente la vita fremergli accanto.
JULES VERNE, Ventimila leghe sotto i mari
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Umberto Piersanti (Urbino, 26 febbraio 1941), poeta italiano. Docente di Sociologia ad Urbino, ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui La breve stagione (1967), I luoghi persi (1994), L’albero delle nebbie (2008), ed è anche autore di romanzi e opere di critica.
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