domenica 20 agosto 2023

Due cucchiai


JAMES LAUGHLIN

DUE CUCCHIAI

Dopo aver fatto l'amore
abbiamo sonno e ci arricciamo

insieme come due cucchiai
ciascuno si adatta strettamente

all'altro il mio braccio è
intorno a te la mia mano stringe

il tuo seno posso
anche sentire i tuoi piedi con

le dita dei miei i i tuoi lunghi capelli
sono tra la schiena e

il mio petto sussurro molto
dolcemente al tuo orecchio per

un momento mi stringi
le dita e ci addormentiamo.

(da The love poems, 1997)

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Le poesie d’amore di James Laughlin coprono una vasta gamma di sensazioni e di tempi: dall’eros al pensiero, dall’estasi al distacco. Questo è il momento della dolcezza, del tenero addormentarsi assieme nella posizione detta “a cucchiaio”, quella che secondo gli psicologi denota la voglia di stare insieme e rappresenta un amore solido e basato sulla complicità, quello che fece dire a Milan Kundera: “L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica ad un'unica donna)”.

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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA


  LA FRASE DEL GIORNO   

In questa notte nera, la corona delle tue braccia m’è come una costellazione indelebile.
GABRIELE D’ANNUNZIO, Lettera a Angle Lager, 23 aprile 1923

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James Laughlin (Pittsburgh, Pennsylvania, 30 ottobre 1914 – Norfolk, Connecticut, 12 novembre 1997), poeta, saggista e editore statunitense. Legato al modernismo, elaborò una tecnica personale ed eterodossa, fatta di violenti contrasti tra slancio lirico e ironia, tra un raffinato uso della memoria e profanazioni linguistiche del quotidiano.


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