Domenica scorsa si è spenta la poetessa guatemalteca Johanna Godoy, nata a Città del Guatemala nel 1968. Le sue opere – in particolare le prime (Lapidaria, 1992 e L’amore di Giocasta, 1997) – indagano con stile disincantato sulla differenza di genere, sulla condizione femminile: “Devi uccidere Penelope, accettare la solitudine come condizione tua e di ogni essere umano. Dobbiamo smettere di aspettare che arrivi la felicità, che lui ritorni e soddisfi le nostre aspettative”. L’emancipazione e il riscatto assumono una forma ulteriore quando nelle opere successive appare un altro tema, quello della maternità: “Siamo nate / per lottare / per unire / i mille fili di sangue / che hanno innestato le loro voci / nei nostri grembi”.
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.CASA DI DONNE
La mia casa è abitata da donne
Vagano smarrite
e picchiano la testa contro i muri
o si alzano in punta di piedi e fanno discorsi
Vedo pelli di pesca
o solchi più profondi
mentre tutte si amano
e, cosa più importante,
mi amano
Condividiamo
l'ultimo labbro rotto
e il prossimo manifesto
sul disamore
La mia vita è questo manicomio
di dolci sonnambule
Si strappano i capelli
mentre gli ormoni scaldano i loro corpi
e si chiedono se andrà ancora bene tra loro
Nessuna si arrischia più ad uscire dal convento.
(da Danza implacabile, 2002)
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SEI NATO DI NUOVO
Sei nato di nuovo
tra le mie gambe
Vieni a cercarti
a scavarti
vero
reale
tra di esse
Ti elevi
sulla piccolezza
della tua infelicità quotidiana
per diventare
immortale
(da Lapidaria, 1992)
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QUESTO BREVE E IMMENSO CIELO
Questo breve e immenso cielo
cresciuto dentro di me
ha visto l'orizzonte
tra ululati e imprecazioni
Ricorro ai suoi colori
in ogni momento
per rinnovare la speranza
e riempirmi dell'acqua
del suo sguardo
Il mio piccolo cielo
occupa lo spazio del futuro
e lascia il mio segno indelebile
nello spazio della vita
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Un’altra poesia di Johanna Godoy sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
Scrivere deriva / dal soliloquio necessario / per inventare l’universo.
JOHANNA GODOY, Danza implacabile
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Claudia Johanna Godoy Carrera (Città del Guatemala, 1968 - 13 novembre 2022), poetessa guatemalteca. Laureata in Lettere e Educazione Pedagogica, insegnò all’Università del Guatemala e della Costarica. Condusse un programma poetico su Radio Faro Cultural.
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