FERNANDO BANDINI
POESIA SCRITTA A PRAGA
Mi piacerebbe essere sepolto
a Mala Strana
in uno di questi silenziosi giardini
dove viene a svernare la cincia oltremontana
Che mi giacesse accanto
mia moglie innamorata di ponte Carlo
Il ponte è a pochi passi anche se solo
nel giorno del Giudizio potremo attraversarlo
Verrebbe a farmi visita
l’ombra di Halas quando muore il giorno
Abitava qui attorno, m’insegnerebbe
Il nome della prima stella
Ma Azneciv città che ha i suoi corvi
e i suoi golem pretende le mie ossa
Ci sarà qualcuno che si ricordi
di Bandini? Che sopra la sua fossa
rechi i fiori che amo (aquilegie, asfodeli)
e si fermi un poco a parlare con me?
Perché il mio cuore era di re
ma non avevo un regno né fedeli
(da Dietro i cancelli e altrove, Garzanti 2007)
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Ho scelto questa poesia di Fernando Bandini per celebrare il giorno in cui si commemorano i defunti. Il poeta vicentino, scomparso il giorno di Natale del 2013, non nascondeva agli amici la sua predilezione per Praga ma realisticamente pensava ad Azneciv, la sua Vicenza "arrovesciata nei suoni misteriosi della poesia". E allora un asfodelo, un'aquilegia, un crisantemo anche per lui, così come per i nostri cari.
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FOTOGRAFIA © PARÉE/FLICKR
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LA FRASE DEL GIORNO
L'essere che si piange è scomparso, non andato. Non vediamo più il suo dolce viso; ci sentiamo sotto le sue ali. I morti sono invisibili, ma non assenti.
VICTOR HUGO, Atti e parole
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Fernando Bandini (Vicenza, 30 luglio 1931 - 25 dicembre 2013), poeta, scrittore e docente italiano di stilistica e metrica presso l'Università di Padova. Aveva la capacità di scrivere non solo in italiano ma anche nel dialetto vicentino e in latino, lingua che aveva appreso nonostante non avesse praticato studi classici.
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