mercoledì 30 novembre 2016

Non importa che tu sia lontano

 

JULIA PRILUTZKY FARNY

TU DORMI, LO SO

Tu dormi, lo so.
Sono sveglia e ti guardo.
Non importa che tu sia lontano,
che non ascolti
il tuo respiro nell'ombra;
non importa che non possa
passare la mano sulla tua testa,
le tue tempie e le tue spalle.

Sono sveglia e ti guardo, sempre.
Non importa che non possa rannicchiarmi
perché tu mi avvolga senza saperlo,
perché tu mi abbracci senza sentirlo,
perché tu mi trattenga
mentre tremo e dico soltanto
parole che non ascolti.
Posso essere così lontana
eppure continuo a stare sveglia a guardarti dormire.

(da Antologia dell’amore, 1977)

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Un’altra poesia dell’assenza: la poetessa ucraina naturalizzata argentina Julia Prilutzky Farny riesce a superare in qualche modo la lontananza fisica sopperendo con la memoria e l’immaginazione.

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Zener

ERIC ZENER, “SONNO”

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LA FRASE DEL GIORNO
La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all'occhio li ingrandisce al pensiero..
ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e Paralipomena




Julia Prilutzky Farny (Kiev, 1912 - Buenos Aires, 8 marzo 2002), poetessa e giornalista ucraina naturalizzata argentina. Trascorse l'infanzia a Salamanca prima di trasferirsi in Argentina e studiare pianoforte. Fu la fondatrice del gruppo Veinte Poemas Jóvenes, nel 1936, e nel 1937 iniziò a scrivere per il quotidiano La Nación. Diresse anche la rivista culturale Vértice.


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