ANTONIO MACHADO
DALL'USCIO DI UN SOGNO MI CHIAMARONO
Dall’uscio di un sogno mi chiamarono...
Era la buona voce, amata voce.
- Dimmi: verrai a veder l’anima con me?...
Giunse al mio cuore una carezza.
- Sempre con te... Ed avanzai nel sogno
per una lunga e nuda galleria
sentendo il tocco della veste pura
e il pulsar dolce della mano amica.
(da Soledades, 1903 - Traduzione di Claudio Rendina)
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È una sorta di Beatrice dantesca la figura che Antonio Machado tratteggia in questi versi che descrivono un sogno: è la donna che incarna l’amore puro e che fa da guida nel passaggio alla vita - quella galleria percorsa insieme richiama infine il nascere - al rapporto con l'Altro, all’emergere da quella solitudine di poeta per ricercare nell’amore l’essenza dell’anima.
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EDWARD ROBERT HUGHES, “THE VALKYRIE’S VIGIL”
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LA FRASE DEL GIORNO
La mano, a volte, in sogno, / di chi semina stelle, / echeggiò musica dimenticata.
ANTONIO MACHADO, Soledades
2 commenti:
Andare a guardare l'anima: viaggio, senza dubbio, affascinante...
in effetti il punto più alto dell'amore, raggiungere l'anima
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