martedì 30 luglio 2013

Essere nessuno

 

EMILY DICKINSON

IO SONO NESSUNO! - TU CHI SEI?

Io sono Nessuno! - Tu chi sei?
Sei Nessuno anche tu? Allora siamo in due!
Non dirlo, potrebbero bandirci,
non lo sai?

Che grande peso essere Qualcuno!
Così volgare! - come una Rana
che gracida il suo nome tutto Giugno
ad un pantano in estasi di lei!

(da Poesie - Traduzione di Silvio Raffo)

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Dal 1861 al 1886 trascorse la vita in autoisolamento nella sua stanza, nella casa di Amherst, nel Massachusetts, una clausura colma di poesie scritte per sé e di lettere freneticamente indirizzate al mondo: Emily Dickinson conosceva bene questo desiderio di annichilirsi, di recludersi in una condizione di anonimato - solo sette delle sue poesie vennero pubblicate mentre era in vita. È una riflessione che tocca anche le nostre esistenze, così spesso date in pasto ai social network, comunicate minuto per minuto via Twitter e Facebook, forse per paura di non essere Qualcuno. E invece ci farebbe bene provare ogni tanto ad essere Nessuno.

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I_am_a_nobody (1)

FOTOGRAFIA © LONERWOLF

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LA FRASE DEL GIORNO
Quant’è felice il sassolino / che vaga sulla strada solo solino / e non si preoccupa di carriere / e non ha paura di esigenze.
EMILY DICKINSON, Poesie




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 –15 maggio 1886), poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell’anima innestati sul tema della solitudine.


1 commento:

Vania ha detto...

....da ciò che leggo...

trovare lo "spazio giusto" per essere nessuno e qualcuno....quello è l'importante.

ciaoo Vania:)